Ente accreditato e qualificato che offre formazione - D.M. 177/2000 e Direttiva n. 90 del 01/12/2003.

DATA: martedì 19 marzo 2024

Preparati alla prova preselettiva Concorso Docenti su TastoEffeUno.it

Su TastoEffeUno.it sono disponibili i quiz ministeriali, in formato interattivo, per una preparazione seria e mirata al superamento della prova preselettiva Concorso Docenti. Poiché il tempo a disposizione per la preparazione è limitato, i quesiti sono stati organizzati per ognuno dei 70 MODULI e per AREE: a differenza dell'allenatore del MIUR, è possibile quindi esercitarsi solo su alcune AREE escludendo quelle in cui si ha una adeguata preparazione. VAI AL SITO

La Lavagna Interattiva Multimediale: i pro e i contro...

La Scuola cambia. Non sono solo i programmi ministeriali ad essere modificati ma anche il modo di porgere le unità didattiche... Oggi giorno stiamo assistendo ad una rivoluzione informatica non indifferente sin dalla scuola dell'infanzia. Spesse volte gli alunni sono più preparati degli insegnanti perché utilizzano il computer con disinvoltura tanto da dover far uso di Chat, Forum, Blog e quant'altro viene immesso in "rete" senza pensarci due volte. Molti sono i docenti che si aggiornano su queste nuove tecnologie ma molti sono ancora all'oscuro di quanto sta avvenendo, porgendo la lezione come si faceva 50 anni fa. Ritengo che i docenti hanno l'obbligo di tenersi informati sulle nuove tecnologie didattiche e padroneggiarle, altrimenti si cade nel ridicolo appena uno studente porge una domanda mirata nel campo delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione. Proprio per questi motivi, il Consiglio nazionale di presidenza dell'ASSODOLAB, www.assodolab.it ha votato favorevolmente per iniziare e portare avanti questo discorso sulle LIM - Lavagna Interattiva Multimediale: da una parte il corso di formazione e aggiornamento rivolto a tutti i docenti, dall'altra la LIM CERTIFICATE ®, equiparabile ad una «patente europea della LIM». La LIM CERTIFICATE ® è un marchio registrato, utilizzato per la formazione e l'aggiornamento degli insegnanti sulla Lavagna Interattiva Multimediale. Rimane sempre a noi docenti però, la scelta di formarci o meno. Ci auguriamo però, che dall'alto del Ministero dell'Istruzione, qualche premio venga dato a quanti frequentano i corsi di formazione e aggiornamento o conseguono la LIM CERTIFICATE ®. Non mi resta che augurare a tutti voi che frequentate i nostri corsi Basic, Intermediate e Advanced, buon lavoro e se avete qualche dubbio, postate pure il vostro scritto, tanto non costa nulla e ci sarà sempre colui che risponderà al vostro messaggio. [1] [Prof. Agostino Del Buono - Presidente Nazionale Assodolab]

DATA: 10/02/2010 - Autore Prof. Agostino Del Buono - Post 7902

COMMENTI - PAGINA 35

DATA 03/12/2011 19.56.46 - AUTORE francescaa515w

sono una docente specialista di lingua inglese nella scuola primaria e ho iniziato con assodolab un percorso di formazione sulla LIM. Spesso per gli alunni con DSA veniamo sollecitati a far usare loro il computer, la LIM potrebbe essere la soluzione per una didattica realmente inclusiva.

DATA 04/12/2011 17.19.41 - AUTORE francescaa515w

Ho terminato il corso basic per la LIm, ho scoperto un modo nuovo di fare scuola e in rinnovato interesse a preparare lezioni più stimolanti.

DATA 04/12/2011 17.55.37 - AUTORE p.c.

La LIM presuppone l'uso di tecnologia digitale,adeguamento delle risorse, sia umane che strumentali.Formazione e aggiornamento sono le basi delle metodologie didattiche innovative,per quanto interessanti non potranno mai sostituire il "LUOGO" di studio e le risorse umane ed economiche impiegate.Nuova tecnologia presuppone anche una trasformazione delle metodologie di insegnamento-apprendimento. Al centro del processo di apprendimento vi è l'alunno con la sua personalità i suoi desideri, problemi ecc.Nussuna tecnologia , per quanto "bella" e funzionale possa essere potrà mai sostituire il rapporto umano, l'interdipendenza tra le persone perchè l'apprendimento è qualcosa che va oltre, presuppone anche donare e comprendere un semplice sorriso.

DATA 19/12/2011 15.14.33 - AUTORE Filippo_B180S

Salve a tutti, sono un laureato in Scienze dell'Informazione, quindi laurea vecchio ordinamento ed insegno Informatica in un tecnico commerciale. E' qui che ho conosciuto la LIM e le enormi sue potenzialità. Ho cominciato ad usarla per conto mio e per la verità, grazie anche alla mia formazione tecnica, non ho trovato grosse difficoltà. E' evidente, come affermava qualche collega prima di me, che la LIM non risolve certo i problemi di apprendimento e/o di attenzione dei discenti, però può essere vista come uno strumento in più offerto alla didattica. Ritengo pertanto che l'iniziativa della Assodolab offre a tutti noi docenti una enorme possibilità, una possibilità da sfruttare a pieno ma soprattutto da mettere poi in pratica

DATA 19/12/2011 15.22.20 - AUTORE Filippo_B180S

L'offerta della Assodolab che contempla ben tre differenti livelli a seconda della preparazione che si intende raggiungere, da a tutti i colleghi che voglio fare un passo avanti nell'odierno mondo tecnologico un modo per progredire professionalmente. Personalmente ho intenzione di accedere anche ai livelli Intermediate e advanced per quanto concerne la Smartboard. La cosa che un po mi lascia perplesso è che forse con una Interwrite è un po come dover "ricominciare da capo".

DATA 20/12/2011 12.16.15 - AUTORE virginia_I119M

Salve a tutti. Ho terminato da poco il corso Intermediate LIM SmartBoard e, quindi, consegnato la tesina. Proprio lavorando alla mia tesina mi sono accorta di alcuni limiti del software SMART Notebook. Forse sarebbe meglio non parlare di limiti, ma di alcune cose che potrebbero essere migliorate, come ad esempio le animazioni, che non sempre funzionano come dovrebbero e che risultano essere in numero limitato. Sempre lavorando alla tesina, mi sono accorta di un limite degli strumenti multimediali, come ad esempio il “multiple choice” dove io avevo la necessità di inserire delle formule matematiche, ma non era possibile. Questo, quindi, mi ha portato a dover trovare una soluzione alternativa a quella che era la mia idea iniziale. Un’ altra cosa poco carina, anche se non di fondamentale importanza, è il colore della tendina che risulta essere “triste” rispetto a tutto il resto. In ogni caso il mio giudizio resta estremamente positivo: lavorando con la LIM mi sono resa conto delle tante possibilità che si hanno di creare lezioni veramente stimolanti sia per gli studenti sia per chi le crea. A presto. Virginia

DATA 20/12/2011 14.32.25 - AUTORE Federica_H793W

Salve, dopo aver completato il ciclo delle video-lezioni e aver realizzato io stessa una tesina con il software Notebook posso dire di aver preso un pò più di familiarità con la LIM e con tutto ciò che ruota attorno ad essa. Come già detto nelle precedenti occasioni, si possono realizzare presentazioni dinamiche e interattive ed inoltre si possono inserire esercizi digitali, da sottoporre agli alunni, che, vantaggio fondamentale, hanno verifica immediata. In questo modo la lezione non è unidirezionale ma il docente interagisce con gli alunni e viceversa. Un altro vantaggio nell’uso della LIM è che le lezioni realizzate da un docente possono essere tranquillamente salvate su pendrive e quindi poi condivise con altri docenti anche di altre discipline, docenti della stessa scuola o magari anche no, sfruttando il portale Smart Exchange di scambio di risorse tra docenti. Si possono creare quindi nuove lezioni interdisciplinari, anche con l’ausilio di tutte le risorse reperibili nello Smart Learning Marketplace. Una lezione salvata è un grande vantaggio perché un alunno assente alla presentazione può rivederla in un altro momento, senza essere quindi penalizzato rispetto ai compagni, e perché possono essere realizzate anche attività extracurriculari di recupero o di sostegno per i ragazzi portatori di handicap. A presto, Federica.

DATA 20/12/2011 22.17.05 - AUTORE enrico06

Salve a tutti. Vorrei portare una testimonianza sull’utilizzo della LIM nell’insegnamento della fisica nelle scuole superiori. Ho utilizzato la LIM per integrare la lezione frontale tradizionale e le esperienze di laboratorio con alcuni elementi multimediali: la visione in classe di filmati sui fenomeni fisici oggetto di studio, lo studio di alcune foto integrate da inserti scritti e grafici prodotti da me, la visione di filmati su esperimenti di laboratorio preparatoria all’esecuzione degli stessi, la raccolta dati degli esperimenti su supporto digitale e la loro analisi statistica fatta in classe dagli allievi, con modalità collaborativa. Il tutto per arrivare, attraverso un processo non troppo dissimile da quello seguito dagli scienziati, a “scoprire” le leggi della fisica. E’ stato stimolante, impegnativo e coinvolgente. E credo ne valga la pena.

DATA 20/12/2011 22.18.56 - AUTORE enrico06

Ancora salve a tutti. Ho notato con piacere che nella provincia dove insegno sempre più scuole di ogni ordine e grado si stanno dotando di LIM. La multimedialità entra ogni giorno di più nella didattica… e comincia a convergere con alcuni prodotti offerti dalle case editrici nelle collane scolastiche. Sicuramente ci vorranno anni prima che in ogni classe la lavagna di ardesia sia soppiantata dalla LIM, ma, come diceva uno che ne sapeva molto più di me… Eppur si muove! Colgo l’occasione per porgere al Presidente ed a tutti i collaboratori dell’Assodolab, nonché a tutti i corsisti dell’Assodolab ed ai fautori delle LIM,i mei migliori auguri di buone feste.

DATA 21/12/2011 10.26.41 - AUTORE Federica_H793W

Salve, negli interventi precedenti ho evidenziato quelli che per me sono i pro derivanti dall’uso della Lim. Confermando tutti i vantaggi, mi sento però anche di fare qualche appunto. Per quanto riguarda il software Notebook, che è semplice ed intuitivo, l’ho trovato povero nel campo matematico. Gli strumenti Math Tools consentono un numero limitato di operazioni: non si può cambiare il colore di una formula matematica, non la si può inserire all’interno di un esercizio interattivo, ecc. E in una lezione di matematica più che in una di italiano o di storia, ambiti in cui una lezione è più discorsiva, è importante “scrivere ” sulla lavagna. Spero quindi che questi strumenti vengano arricchiti e potenziati. Per quanto riguarda la LIM purtroppo, ora come ora, non tutte le aule sono provviste di questa lavagna, quindi alla lezione devono essere sottratti i minuti necessari a far spostare gli alunni nell’aula dove è collocata la Lim. Penso inoltre che debbano essere messi in conto eventuali problemi tecnici come il malfunzionamento del software o la mancanza di corrente elettrica. Posso concludere che i pregi derivanti dall’uso della LIM, già esposti nei precedenti interventi, sono di gran lunga superiori rispetto ai contro e quindi la Lavagna Interattiva Multimediale supera a pieni voti l’esame! Infine mi sento di esprimere la mia contentezza per la formazione ricevuta con questo corso. Federica

DATA 21/12/2011 10.37.40 - AUTORE virginia_I119M

Salve a tutti. Ripensando a quelli che possono essere i pro e i contro della LIM parto col dire che sicuramente un ulteriore punto di forza, oltre quelli da me evidenziati nei precedenti interventi, è dato dalla possibilità di condividere le lezioni con i colleghi per la realizzazione di lezioni multimediali, multidisciplinari, ma anche di modificarle e quindi personalizzarle. Inoltre, la Lavagna Interattiva Multimediale è anche uno strumento utile per studenti con difficoltà perché facilita il processo di comunicazione, in particolare per alunni diversamente abili e per stranieri con difficoltà di apprendimento della lingua italiana, grazie al suo approccio accattivante che mantiene alto il livello di attenzione. In riferimento a quanto evidenziato in un mio precedente intervento, cioè il disagio di dover spostare gli studenti dalla loro classe in quella in cui è collocata la LIM, spero che questo possa essere superato nei prossimi anni grazie a maggiori investimenti nella scuola pubblica. Forse uno svantaggio reale, basandomi su quello che mi raccontano colleghi che la usano, è dovuto a problemi tecnici quali il dover calibrare spesso la LIM (almeno con alcuni modelli), ma anche questo può essere risolto facilmente dedicando qualche minuto prima della lezione alla calibratura. Infine ringrazio l’associazione per la formazione ricevuta e colgo l’occasione per augurare a tutti Buone Feste! Virginia

DATA 21/12/2011 13.00.17 - AUTORE Filippo_B180S

Dopo aver conosciuto ed iniziato ad utilizzare la LIM ho potuto verificare che grazie alla sua versatilità, è un ottimo strumento in tutti i momenti della lezione, sia frontale che laboratotiale, offrendo spunti diversi a seconda dell’oggetto di apprendimento previsto e delle abilità da sviluppare. Di volta in volta, quindi, la si può usare come un semplice piano di scrittura o di proiezione, o come un momento di "shared-learning" cioè un momento per apprendere in maniera condivisa, dove un alunno è sprono e fonte per l'altro. E' ovviamente importante che, per poterne sfruttare appieno le sue potenzialità, la lezione non venga improvvisata. E' molto importante far precedere il tutto da una programmazione curriculare opportunamente rivista per lo scopo, evitando il rischio dell’esposizione unicamente frontale(e monodirezionale), attivando tutte le risorse necessarie per un approccio cooperativo del gruppo classe. L'uso della LIM da inoltre la possibilità di attivare link verso altre materie anche non necessariamente a "base" scientifica, partendo da un argomento comune e cercando i punti di collegamento. Non per ultima, la struttura ipertestuale delle lezioni che si vanno a realizzare consente di avere differenti percorsi da presentare al gruppo classe. Ognuno di questi percorsi può essere scelto dal docente in funzione dei prerequisiti raggiunti dalla classe. La natura digitale della lezione consente anche delle modifiche al volo, proposte dal prof stesso o dalla classe. Ma non solo modifiche : anche arricchimenti progressivi nel tempo, consentendo così di creare delle lezioni che vadano via via ad adattarsi sempre più tanto al singolo allievo quanto all'intera classe.

DATA 21/12/2011 17.32.19 - AUTORE roberta

- AUTORE robertaH501E Buonasera tutti! Ho terminato la visione dei materiali sulla LIM del corso base e adesso penso che metterò in pratica quanto appreso nel corso per organizzare le mie lezioni. Sarebbe interessante riuscire a produrre materiali su unità didattiche definite da proporre alle classi e mettere a disposizione della scuola per lo studio ed il ripasso o il recupero disciplinare. Questo strumento è davvero versatile nell'uso e si presta ad attrarre l'attenzione degli studenti!!! Cordiali saluti a tutti.

DATA 29/12/2011 19.09.43 - AUTORE Annalisa D643D

Ho terminato il corso e sono dunque in grado di esprimere il mio giudizio sull'importanza della Lim. Noi, dunque, insegnanti di oggi, rispetto ai nostri predecessori, abbiamo a che fare con una generazione di studenti nata e cresciuta con la disponibilità delle tecnologie digitali, infatti, la naturalezza con cui oggi i giovani si destreggiano tra video game, telefoni cellulari e internet è alla base di una serie di cambiamenti negli atteggiamenti relazionali,negli stili comunicativi e nelle modalità cognitive che la scuola e la società non possono ignorare. Ritengo, pertanto, che gli insegnanti in genere non possano ignorare l'utilizzo di queste nuove modalità conoscitive e comunicative. Grazie, dunque, all'Assodolab che con una modica spesa ci permette di stare al passo con i tempi, in tutta comodità da casa nostra.

DATA 30/12/2011 21.49.32 - AUTORE Annalisa D643D

Non lavoro con la lim e fino a qualche mese fa non sapevo neanche cosa fosse, poi ne ho sentito parlare da una mia amica,insegnante di scuola materna e allora mi sono imposta di seguire un corso a riguardo. Ora sono in procinto di terminare la prima fase di questa mia avventura e l' idea che mi sono fatta è che la diffusione della lim risponde all' esigenza di dotare la scuola, sulla base delle specifiche esigenze formative previste nei diversi cicli scolastici, di uno strumento versatile per favorire le nuove alfabetizzazioni imposte dalle richieste del contesto socio culturale che sta rapidamente trasformando le modalità di comunicare, informare e apprendere. Gli studenti dei paesi occidentali sono oggi immersi in un contesto culturale in cui le conoscenze sono disponibili in misura ampia e secondo modalità del tutto inedite. L'era del web, dunque, non può e non deve trovare impreparata la scuola.

DATA 03/01/2012 11.42.25 - AUTORE Gabriella

La LIM promuove la nascita di un nuovo “ambiente didattico" di tipo multimediale e multisensoriale (attraverso la sollecitazione continua dei canali visivi, uditivi...), è capace di stimolare l’apprendimento attivo degli alunni attraverso l’interazione, la cooperazione, la ricerca in rete, l'applicazione dei contenuti. Con la LIM gli studenti non si sentono destinatari passivi dell'insegnamento, ma partecipano più attivamente all'apprendimento. GabriellaH703P

DATA 03/01/2012 11.45.45 - AUTORE Gabriella

La LIM presenta come prima e immediata potenzialità la forza della visualizzazione "in grande",è uno strumento facilitatore per leggere insieme, condividere insieme un testo, attirare e concentrare l'attenzione con la forza dell'immagine. La LIM permette di coniugare sullo stesso schermo tutte le potenzialità di un PC amplificate dall'uso della rete. Grazie a programmi di scrittura e di mapping è possibile rendere visiva ed evidenziare l'organizzazione di un testo breve e i nuclei concettuali di una spiegazione o di un'esposizione orale, nonché conservare, catalogare e condividere le esperienze di correzione ed autocorrezione che avvengono in presenza durante la lezione. Gabriella_H703P

DATA 06/01/2012 16.12.12 - AUTORE Angelog661f

Prof. Del Buono è vero che la scuola cambia! Solo perché cambiano gli insegnanti! Lo dico nel senso positivo in quanto i nuovi insegnanti sono sempre portatori di nuove conoscenze e nuove impostazioni metodologico-didattiche e mere conoscenze tecnologiche. Con questo tengo a precisare che la scuola come Istituzione non ha mai favorito l’aggiornamento. Basti pensare che il più semplice dei finanzieri o dei carabinieri ricevono dal ministero computer o altri prodotti tecnologici a supporto del loro lavoro. Corsi ben pagati con relativo scatto di grado, ecc. Qui la domanda nasce spontanea: non sarebbe più idoneo che questo discorso lo facesse anche il MIUR nei confronti dei docenti? I docenti, infatti, sono costretti ad autoaggiornamenti e a munirsi di mezzi idonei, di “tasca propria”! Tutto ciò non è critica… è storia: Gli insegnanti del passato, avevano scarse possibilità di scambio e di confronto con i colleghi e ad essi non era offerto alcuna forma di aggiornamento. Isolato nella sua classe, ogni insegnante costituiva una monade che si inseriva peraltro in un sistema complesso di gerarchie. La Riforma Gentile, sostenuta dagli idealisti, ribadì la necessità di una più valida e prolungata formazione dei giovani e sostenne l’importanza di creare, avvalendosi anche dello strumento della selezione, una élite culturale che avrebbe costituito la futura classe dirigente. Per far questo si rendeva necessario una riqualificazione degli insegnanti a cui veniva peraltro concessa una maggior libertà. La didattica, però, non si modificava e il docente non si avvicinava alle nuove conoscenze in campo pedagogico che si diffondevano oltralpe. Il suo compito si riduceva a trasferire, utilizzando la comunicazione verbale, il proprio sapere al discente, che, per il semplice fatto di ascoltare, poteva imparare. Il rapporto docente-discente era tutto basato sull’ “intuizione” e sull’ “estro” dell’insegnante. Allo studente venivano richiesti soprattutto lo sviluppo di meccanismi di memorizzazione e il rispetto della disciplina. Essi avevano percepito l’importanza, ai fini dell’apprendimento dei discenti, di alcuni fattori su cui la psicologia dell’educazione aveva posto l’accento: il ruolo della motivazione, legata agli interessi e ai bisogni dei soggetti; l’importanza del learning by doing (l’imparare facendo); il valore dell’interazione affettiva tra gli individui. Tutto ciò imponeva l’urgenza di un rinnovamento della didattica e la creazione di una nuova scuola intesa come comunità di apprendimento. Gli insegnanti più disponibili e innovativi si scontrarono tuttavia ancora una volta con l’ostilità dei colleghi e subirono forme di isolamento o di denigrazione. I fallimenti hanno determinato sovente uno stato di sconforto negli insegnati “innovatori” e hanno rafforzato le convinzioni di quelli più ancorati alla tradizione educativa. L’istituzione, nel 1962, della Scuola Media Unica, obbligatoria e gratuita, come risposta alle significative trasformazioni economiche e sociali verificatesi nel territorio nazionale, colse i docenti impreparati. Essi, senza poter far ricorso a competenze elaborate, dovettero affrontare i molti problemi legati all’eterogeneità della popolazione studentesca, con allievi di diversa estrazione socio-economiche e culturale, con bisogni formativi, interessi e aspirazioni dissimili. Cominciò così a serpeggiare nella stesa classe docente una confusa domanda di riforma metodologica e organizzativa e si cominciò a cogliere anche al di fuori delle singole istituzioni scolastiche la necessità di una più rigorosa formazione iniziale e in itinere. Lo Stato rispose alla richiesta di formazione e di riqualificazione con l’istituzione di corsi abilitanti, che avrebbero dovuto garantire la competenza culturale e professionale necessaria per l’insegnamento. Si è avuto così l’immissione nell’insegnamento di individui non sempre provvisti di una consona qualificazione. Gli insegnanti stessi sono divenuti bersaglio di critiche, che hanno determinato la fuga di alcuni o una frustrazione in altri, con conseguente riduzione dell’impegno o con il considerare la scuola come un ambiente ostile e l’insegnamento come un lavoro di ripiego, di cui sfruttare solo le convenienze intrinseche. In questi ultimi anni una serie di interventi legislativi e il lavoro di gruppi di ricerca e di sperimentazione hanno cercato di superare tale condizione negativa e hanno operato affinché la scuola meglio potesse adeguarsi alle esigenze di una società in rapida evoluzione, di un’utenza che necessitava di acquisire conoscenze e abilità spendibili nella vita futura, di ricevere strumenti grazie ai quali poter continuare a rinnovarsi e ad adattarsi ad un mondo la cui evoluzione non è sempre prevedibile. Il docente di questa scuola nuova non deve solo “sapere”, ma anche “saper insegnare”, deve avere cioè non solo una preparazione sul piano culturale specifico ma anche su quello della pratica didattica. Deve sapersi relazionare e saper dialogare con i soggetti interni ed esterni alla scuola, che diviene una “struttura aperta”, in collegamento con la più ampia “comunità sociale”. Deve saper controllare non solo il prodotto del suo operato ma anche il processo attivato, in tutte le sue fasi, per migliorarne la qualità. Il suo diviene, quindi, un continuo lavoro di ricerca e di azione. Tutto ciò gli impone però anche un lavoro di aggiornamento continuo, gli richiede flessibilità, acquisizione di abilità nell’autovalutarsi e possesso di spirito critico. Dunque i docenti non hanno mai avuto adeguati supporti sul tema dell’aggiornamento sia sul piano prettamente didattico, sia sul piano tecnologico. Eppure tutti sanno quanto è importante il computer nella scuola come ausilio didattico. Il computer con la LIM oggi rappresenta quanto di meglio un sussidio didattico audiovisivo possa essere espressione delle moderne tecnologie: un potente mezzo per la rappresentazione di tutte quelle strutture logiche del pensiero che comportano una notevole complessità di linguaggio per essere trasmesse e comprese come ad esempio il concetto della tridimensionalità. Detto ciò, posso anche aggiungere che, in qualità di docente di scuola elementare, prima impegnato su tipologie speciali ora su classe comune nonché insegnante di lingua inglese, la LIM è anche un mezzo didattico anche per l’insegnamento della lingua straniera, per la formazione a distanza e per scambi culturali sui temi “scritto della lingua, orale della lingua e creatività nei lavori di gruppo nell’ambito dei diversi Paesi”. Prof. Esposito Angelo

DATA 14/01/2012 20.09.21 - AUTORE valerio_G273U

Sono un insegnante della scuola secondaria di primo grado e condivido molti dei pareri esposti dai Colleghi in questo Forun, infatti ritengo che la LIM rappresenti un importante strumento per riuscire ad aumentare il livello, ma anche i tempi, di attenzione degli alunni. Per l'esperienza personalmente fatta, considerando il fatto che mi trovo ad insegnare a ragazzi in età particolare, posso dire che ho trovato un importante mezzo di stimolo e di interazione multimediale in questo strumento. Ritengo importante che tutte le aule di ogni scuola siano dotate di una lavagna LIM al più presto, attualmante le scuole, anche a causa dei tagli, fanno fatica a comprarle con i fondi a disposizione; è altresì importante, ovviamente, la formazione di noi docenti, che come da altri fatto notare dovrebbe essere a carico del Ministero, come avviene per altre categorie professionali, che potrebbe pure dotare gli stessi di strumenti individuali per l'insegnamento. A noi, come sempre animati dalla migliore buona volontà, non resta che provvedere con mezzi propri. La speranza è che in futuro aumenti l'attenzione verso il settore dell'istruzione fondamentale per la crescita del Paese.

DATA 17/01/2012 11.40.22 - AUTORE ANTONIO RUFINO

All’inizio la LIM mi metteva a disagio…ma adesso provo la sensazione opposta.In genere si ha paura di ciò che non si conosce, ma per la lim è stato diverso. Man mano che ne capivo i modi d'uso ho imparato a colmare il disagio iniziale. Le immagini, i testi, i suoni sono diventati dei file, degli oggetti che possiamo manipolare, gestire anche attraverso interfacce tattili, touchscreen, sui telefoni cellulari, sui display delle macchine fotografiche, sui monitor. Questi prodotti, divenuti oggetti digitali, possono essere condivisi con gli altri, in processi di comunicazione e di socializzazione plurimi e complessi, attraverso i cellulari e gli spazi del Social Network.

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