DATA: venerdì 4 ottobre 2024
Su TastoEffeUno.it sono disponibili i quiz ministeriali, in formato interattivo, per una preparazione seria e mirata al superamento della prova preselettiva Concorso Docenti. Poiché il tempo a disposizione per la preparazione è limitato, i quesiti sono stati organizzati per ognuno dei 70 MODULI e per AREE: a differenza dell'allenatore del MIUR, è possibile quindi esercitarsi solo su alcune AREE escludendo quelle in cui si ha una adeguata preparazione. VAI AL SITO
La Scuola cambia. Non sono solo i programmi ministeriali ad essere modificati ma anche il modo di porgere le unità didattiche... Oggi giorno stiamo assistendo ad una rivoluzione informatica non indifferente sin dalla scuola dell'infanzia. Spesse volte gli alunni sono più preparati degli insegnanti perché utilizzano il computer con disinvoltura tanto da dover far uso di Chat, Forum, Blog e quant'altro viene immesso in "rete" senza pensarci due volte. Molti sono i docenti che si aggiornano su queste nuove tecnologie ma molti sono ancora all'oscuro di quanto sta avvenendo, porgendo la lezione come si faceva 50 anni fa. Ritengo che i docenti hanno l'obbligo di tenersi informati sulle nuove tecnologie didattiche e padroneggiarle, altrimenti si cade nel ridicolo appena uno studente porge una domanda mirata nel campo delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione. Proprio per questi motivi, il Consiglio nazionale di presidenza dell'ASSODOLAB, www.assodolab.it ha votato favorevolmente per iniziare e portare avanti questo discorso sulle LIM - Lavagna Interattiva Multimediale: da una parte il corso di formazione e aggiornamento rivolto a tutti i docenti, dall'altra la LIM CERTIFICATE ®, equiparabile ad una «patente europea della LIM». La LIM CERTIFICATE ® è un marchio registrato, utilizzato per la formazione e l'aggiornamento degli insegnanti sulla Lavagna Interattiva Multimediale. Rimane sempre a noi docenti però, la scelta di formarci o meno. Ci auguriamo però, che dall'alto del Ministero dell'Istruzione, qualche premio venga dato a quanti frequentano i corsi di formazione e aggiornamento o conseguono la LIM CERTIFICATE ®. Non mi resta che augurare a tutti voi che frequentate i nostri corsi Basic, Intermediate e Advanced, buon lavoro e se avete qualche dubbio, postate pure il vostro scritto, tanto non costa nulla e ci sarà sempre colui che risponderà al vostro messaggio. [1] [Prof. Agostino Del Buono - Presidente Nazionale Assodolab]
DATA: 10/02/2010 - Autore Prof. Agostino Del Buono - Post 7902
COMMENTI - PAGINA 12
DATA 17/07/2010 14:40:19 - AUTORE NataliaI234C
La LIM offre la manipolazione di oggetti e immagini, da parte del docente che può ripensare ad una diversa lezione frontale, fissa e condivide le esperienze di apprendimento degli studenti, favorendo il coinvolgimento dei ragazzi.Il setting della lezione diventa molto flessibile con un alto livello di personalizzazione.Immagino un'integrazione di diversi linguaggi nella consueta lettura di una poesia in lingua inglese o di un romanzo integrando con l'iconografia, il sonoro ed il verbale.Il risultato porterebbe non solo ad una maggiore motivazione ma soprattutto ad una collaborazione più stretta con gli alunni. Il disorientamento iniziale degli insegnanti è un fatto naturale e lo svantaggio sarebbe nell'esemplificare troppo i contenuti rendendo banale le lezioni.NataliaI234C
DATA 19/07/2010 11:17:08 - AUTORE Giancarla_I712T
L’introduzione di strumenti didattici che utilizzano tecnologie informatiche nella scuola italiana hanno avuto come principale esito la realizzazione di laboratori di informatica dove il PC, pensato e progettato per un lavoro di tipo individuale, determina la tipica organizzazione spaziale del laboratorio per file parallele o ad anello. Nella didattica di laboratorio il docente può controllare o partecipare a quanto gli studenti stanno elaborando, mentre il momento di condivisione con la classe è legato alla possibilità di proiettare quanto “avviene” su uno dei PC presenti in laboratorio. Gli alunni vedono ma non possono interagire con quanto vedono. Non è di questo che si ha bisogno in scuola multiculturale che deve essere attenta al processo di scambio, contaminazione reciproca, stratificazione che si compie nell’incontro tra storie e culture diverse. Benvenuta la LIM ,una tecnologia per una didattica che offra momenti di interazione costante tra insegnanti e alunni e tra gli alunni stessi per una pedagogia interculturale.Giancarla-I712T
DATA 19/07/2010 15:19:07 - AUTORE annaI712J
Le prospettive aperte dagli studi di Gardner sulle intelligenze multiple e la necessità di costruire percorsi sempre più individualizzati, anche per gli alunni stranieri iscritti nelle nostre scuole, sollecitano i docenti ad utilizzare nuovi metodi d'insegnamento. Il mezzo più adatto per rinnovarsi e per costruire percorsi individualizzati,mantenendo fissi i criteri di cooperazione ed inclusione, è la LIM. Essa infatti contribuisce a creare " l'impalcatura" che permette ai bambini di costruire il proprio apprendimento per mezzo degli altri e insieme agli altri e la LIM contribuisce a creare un ambiente che stimola ad "imparare facendo". La multimodalità intesa come utilizzo di più codici comunicativi e l'interattività fra i diversi soggetti al lavoro caratterizzano la nuova didattica permessa dalla LIM. L'utilizzo della Lavagna Interattiva Multimediale nella didattica quotidiana è un reale valore aggiunto, soprattutto perché sollecita i docenti ad abbandonare definitivamente un modello trasmissivo del sapere per riflettere sulle nuove metodologie e sul ruolo che la scuola ha all'interno del processo educativo.
DATA 22/07/2010 14:04:18 - AUTORE RaffaeleA662P
La tecnologia a servizio della scuola? Una grande intuizione, ma cosa realmente rende la lavagna luminosa interattiva uno strumento di relazione generazionale? Secondo il mio parere, il punto di contatto lo si può individuare nello sforzo che la tecnologia, nel complesso, sta effettuando per diffondere la conoscenza e renderla fruibile a qualunque utente. A questo proposito è importante non dimenticare che fino a qualche anno fa erano il gesso e la lavagna, la carta e la penna i dominatori assoluti dell’istruzione scolastica ed un passaggio troppo repentino alle nuove tecnologie potrebbe stravolgere dei sistemi che hanno impiegato secoli per affinarsi ed essere applicati nel campo della didattica; affinché non si subisca il fascino della tecnologia e si cada in una sorta di alienazione è indispensabile conoscere a fondo lo strumento che si propone, definire bene i rapporto d’uso e sistemi di comunicazione che a mezzo di esso si vogliono intraprendere, perché una strumento e da considerarsi istruttivo quando la sua presenza contribuisce al valore aggiunto e non alla mera sostituzione. Quindi non dimenticando le basi di una sana e corretta istruzione, reputo la LIM il mezzo ideale per lo sviluppo sociale didattico, capace di veicolare messaggi, talvolta intuitivi, ma di grande apporto alla docenza che vaglia e verifica i propri allievi, mettendo a disposizione le proprie conoscenze e dando la possibilità di comunicare con un linguaggio a loro più congeniale.
DATA 28/07/2010 11:40:08 - AUTORE Silvia G478Y
Usare la LIM in aula equivale ad aprire la classe al digitale, cioè permettere che il multimediale divenga prassi comune dell’attività in classe. La LIM può favorire la fruizione di prodotti multimediali, ricco è infatti il repertorio di filmati didattici disponibili in rete che possono consentire di ampliare le lezioni in classe. Tali prodotti multimediali possono notevolmente arricchire le attività storico-geografico e/o scientifiche in classe presentando per esempio filmati sull’eclissi solare, sul ciclo dell’acqua, sulla rivoluzione francese, ecc… La LIM consente non solo di usufruirne di questi film ma anche di intervenire attivamente durante la loro riproduzione, fermando l’immagine, scrivendo sopra appunti, aggiungendo forme o riquadri, selezionando particolari, spiegando aspetti che ad una presentazione generale sfuggirebbero agli alunni. Così si avrà la possibilità di creare un sussidiario multimediale sempre aggiornato e disponibile, salvabile e rivedibile. In questo modo si consente una più piena partecipazione e formazione degli alunni che risultano maggiormente coinvolti nei processi di apprendimento. Tra le proprietà della LIM infatti c’è quella di allinearsi al linguaggio delle nuove generazioni che privilegiano le immagini, i filmati, la fruizione interattiva, e ne favoriscono così i processi d’apprendimento. Silvia G478Y
DATA 29/07/2010 15:54:52 - AUTORE annaI712J
LA SITUAZIONE ATTUALE DELLA SCUOLA ITALIANA VEDE DA UN LATO I DOCENTI " DIGITAL IMMIGRANTS", CHE PARLANO UNA LINGUA DATATA DELL'ERA PRE-DIGITALE, E GLI STUDENTI "DIGITAL NATIVES" CHE SI ESPRIMONO, SOPRATTUTTO FUORI DALLA SCUOLA, CON LINGUAGGI RADICALMENTE DIVERSI. LA LIM AGEVOLA E GARANTISCE UN'INTEGRAZIONE FRA I DUE LINGUAGGI PERCHÈ CONSENTE UN COINVOLGIMENTO SIMULTANEO DI PIÙ CODICI E CANALI. I CORSI DELL'ASSODOLAB PERMETTONO L'ALFABETIZZAZIONE IMMEDIATA DI TUTTI GLI IMMIGRANTES CHE COME ME HANNO POCA DIMESTICHEZZA CON GLI STRUMENTI MULTIMEDIALI. IL TIROCINIO FORNITO DALLA VERSIONE IN PROVA DELLA LIM DÀ LA POSSIBILITÀ DI UTILIZZARE QUESTO NUOVO STRUMENTO DIDATTICO, COMNCIANDO A PENSARE A FUTURE LEZIONI PIÙ COLORATE E DINAMICHE, ADATTE AI RAGAZZI DI OGGI.
DATA 13/08/2010 14:27:46 - AUTORE angelo_H163Z
Nelle scuole dove ho insegnato, l'uso della LIM è ancora del tutto sconosciuto. Spesso i docenti si trovano poco preparati all'uso delle nuove tecnologie. Ritengo pertanto che questo corso possa dare un prezioso contributo alla conoscenza sull'uso della LIM. Questo da un lato permetterà di essere al passo con le nuove tecnologie, dall'altro permetterà di offrire agli studenti maggiori risorse per la loro formazione.
DATA 13/08/2010 17:13:52 - AUTORE Carla Minchillo
Del Buono: «La cosa più giusta è che il Ministero dell’Istruzione dovrà modificare la dicitura “Informatica” che verrà impartita nel primo biennio degli Istituti Tecnici “Amministrazione, Finanza e Marketing” in una nuova elocuzione “Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione” e far confluire i docenti delle classi di concorso A075 e A076». ..:: Sono passati ben dieci anni da quando il prof. Agostino Del Buono, presidente nazionale dell’Assodolab aveva affermato che le due discipline “Trattamento testi e dati – classe di concorso A075 e A076”impartite negli Istituti Tecnici Commerciali e Professionali per il Commercio, dovevano prendere la nuova denominazione “Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione”, ma ahimè, tutti i Ministri dell’Istruzione succeduti da quell’anno ad oggi, non si sono mai preoccupati di tutto questo. L’Associazione ASSODOLAB, ciò nonostante, in questo stesso periodo, ha tenuto decine di corsi di formazione e aggiornamento rivolto al personale docente delle due classi di concorso il cui titolo principale risaltava quello delle “Tecnologie Informatiche”, seguito ovviamente dai relativi sottotitoli. Anche in questo anno, più volte ha sottolineato nei diversi uffici del Ministero dell’Istruzione che le due discipline andavano “fuse tra loro” ed occorreva creare una nuova disciplina nella Scuola della Gelmini la cui denominazione doveva essere “Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione”. Ma si sa, «I consigli che non si pagano, non si ascoltano», almeno, questo è quello che diceva mia nonna. E così è stato. La scuola italiana ha continuato il suo percorso abbinando una miriade di classi di concorso in una sola, facendo confluire tre-quattro discipline in un’unica e così via dicendo, creando un «surpluss» di docenti che a partire dall’anno scolastico 2010/2011 rimarranno senza una occupazione. Nel biennio dei nuovi Istituti Tecnici Commerciali, ad esempio, appare la disciplina «Informatica» e l’insegnamento di questa disciplina veniva affidata ai docenti della A042 – Informatica; A075 – Trattamento testi e dati; A076 – Trattamento testi, dati ed applicazione gestionale. La cosa è alquanto strana se si pensa che fino ad un anno fa l’insegnamento di “Trattamento testi e dati”, disciplina che si studia nel primo biennio degli Istituti Tecnici Commerciali, veniva dato solo i docenti diplomati ed abilitati nelle due classi di concorso A075 e A076. Anche in questo caso, il presidente nazionale dell’Assodolab, si fece portavoce a livello Ministeriale per chiedere chiarimenti che tardano ad arrivare nella sede associativa; anzi, non arrivano. Secondo gli insegnanti della A042, se la denominazione del nuovo percorso è “Informatica” il Ministero dell’Istruzione non dovrebbe coinvolgere altri docenti abilitati nelle altre classi di concorso. Così preparano un ricorso al TAR del Lazio che viene registrato al n. 6218/2010 contro il Ministero dell’Istruzione, affinché la disciplina “Informatica” venga attribuita esclusivamente ai docenti della classe di concorso A042. La sezione Terza Bis del TAR del LAZIO, ”accoglie la domanda cautelare nei limiti specificati nelle motivazioni ai fini del riesame”. Adesso non rimane che sentire le motivazione del Ministero dell’Istruzione. «Tutto questo non sarebbe successo, ha commentato il presidente nazionale dell’ASSODOLAB, prof. Agostino Del Buono, se si fosse tenuto conto delle nostre richieste di istituzione di una nuova classe di concorso denominata “Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione” nella quale far confluire alcune classi di concorso, comprese la A075 e la A076». - Carla Minchillo
DATA 18/08/2010 18:05:41 - AUTORE tizianal219g
In Italia si parla di scuola e informatica, di didattica e tecnologia da almeno trent'anni, ma il 70% dei docenti (almeno tra i miei colleghi)ha come unico modello d'insegnamento, ampiamente imitato (se non emulato)quello dei propri insegnanti. Perché? Molti ritengono che non è l'involucro che conta nella lezione, ma il contenuto. Indubbiamente conoscenze e competenze da far acquisire sono fondamentali, ma occorre modificare la didattica, altrimenti non si suscitano le motivazioni a tali obiettivi. Potremmo essere i migliori insegnanti, ma senza l'interesse dell'alunno tutto cade nel dimenticatoio. Occorre attirare l'attenzione; noi adulti dobbiamo incontrare gli allievi nel campo dei loro interessi. Dobbiamo essere noi ad andare incontro a loro: è un nostro dovere. Al contrario è tutto un fallimento! Ma noi insegnanti, dobbiamo essere a nostra volta motivati, innanzitutto con un maggior riconoscimento del nostro lavoro, essendo messi in condizione di potersi "aggiornare e ri-formare", concedendo il tempo (da non dover ritagliare faticosamente) e i mezzi economici.
DATA 19/08/2010 10:33:43 - AUTORE Carla Minchillo
La Scuola riaprirà ma con molte incertezze per i docenti della A075 e A076 dopo l’esito del ricorso al TAR del Lazio da parte dei docenti di Informatica. Dopo i docenti di Informatica inizia la protesta dei docenti di Trattamento testi e dati. Mentre i primi si sono rivolti direttamente al TAR del Lazio, vincendo il primo “round”, i secondi chiedono chiarimenti al Ministero dell’Istruzione tramite e-mail. Se non vi saranno risposte convincenti, anche loro potrebbero rivolgersi al TAR o addirittura al Consiglio di Stato. La lettera, inviata all’onorevole Mariastella Gelmini – Ministro dell’Istruzione – oltre che ai tre funzionari del dicastero, e a tutti i dirigenti di settore, porta la data del 18 agosto 2010, protocollo numero 130/2010. Nella missiva elettronica il prof. Agostino Del Buono, presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Docenti di Laboratorio – in sigla ASSODOLAB – chiede ai destinatari del prezioso documento oltre a precisazioni e commenti inerenti l’Ordinanza del TAR del Lazio, Sezione III^ Bis, relativa all’accoglimento del ricorso n. 6218 del 2010, accolto nei limiti specificati in motivazione, ai fini del riesame da parte del Ministero dell’Istruzione delle “note ministeriali n. 1348, 4968 e 5358” relative all’attribuzione dell’insegnamento di «Informatica» a docenti appartenenti a più classi di concorso, compreso gli insegnanti che appartengono alle classi di concorso A075 e A076. «Ab immemorabili» - afferma il presidente dell’ASSODOLAB - la nostra Associazione ASSODOLAB ha chiesto a codesto Ministero dell’Istruzione: la fusione delle classi di concorso A075 e la A076 in una sola denominata “Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione”; l’affidamento dell’insegnamento di questa nuova disciplina di studio solo ai docenti che appartengono alla Classe di concorso A075 e A076; che la nuova disciplina doveva far parte delle discipline impartite nel biennio degli Istituti Tecnici Commerciali e Istituti Professionali per il Commercio riformati da codesto Ministero dell’Istruzione, ma a tutt’oggi il Ministero ha preferito inserire nel nuovo piano di riforma per gli Istituti Tecnici “Amministrazione, Finanza e Marketing” semplicemente la dicitura «Informatica» dando vita ad un ricorso collettivo da parte dei docenti della classe di concorso A042. Diversamente sarebbe andata – continua il presidente Del Buono – se fosse stata “creata” dal dicastero una nuova disciplina con una nuova denominazione come quella voluta fortemente dai docenti interessati della A075 e A076 dalla locuzione alquanto accattivante e più reale: “Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione”. Nella parte conclusiva della missiva, il responsabile nazionale dell’Assodolab, oltre che ad elencare gli argomenti dei corsi di formazione e aggiornamento che l’Ente accreditato e qualificato dal MIUR secondo la Direttiva n. 90 del 01/12/2003 ha effettuato in questi dieci anni di attività, afferma che la maggior parte dei soci e simpatizzanti dell’Associazione che appartengono alla classe di concorso A075 e A076 sono anche disponibili alla frequenza di un corso abilitante in «Informatica» purché vengano inquadrati nel VII livello retributivo del personale docente. Intanto, manca meno di trenta giorni all’inizio del nuovo anno scolastico in tutta Italia e i docenti non sanno ancora nulla sul loro avvenire nella Scuola riformata dalla Gelmini. Carla Minchillo
DATA 19/08/2010 11:57:05 - AUTORE angelo_H163Z
L’uso della LIM è davvero interessante. E’ uno strumento che può rendere più interessante ciò che si sta spiegando soprattutto perchè coinvolge in prima di persona gli utenti rendendo partecipi del processo comunicativo e informativo.
DATA 24/08/2010 11:03:46 - AUTORE caterina d'affronto
cara collega Carla,sono una precaria della classe A075-A076 e vi seguo con interesse. Ricordo bene che all'inizio della riforma della scuola adoperata dalla Gelmini si parlava appunto di riqualificare i docenti di trattamento testi e dati con dei corsi specifici, a quanto pare dopo anni di insegnamento alle spalle siamo ancora non qualificati abbastanza, comunque, togliendo qualsiasi polemica, che ben vengano i corsi che ci permettono di qualificarci maggiormente. Condivido ed appoggio in pieno la Vostra lotta, vorrei poter dare maggiormente voce a questa associazione partecipandovi con i colleghi siciliani, più siamo a far sentire la ns voce meglio è. datemi istruzioni e consigli su come far valere la ns professionalità.
DATA 25/08/2010 14:26:20 - AUTORE gerardo
Sono un docente di ruolo da lunghi anni della disciplina Trattamento testi e dati – cl. A075. In merito alla sospensiva del TAR richiesta dai docenti abilitati nella classe di concorso A042 riporto testualmente l’art. 482 del D. Lgs. 297/94 (testo unico esto Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione): “ Art. 482 - Passaggi di cattedra per modifiche di ordinamento 1. Nei casi di modifica di ordinamenti scolastici ovvero di programmi di insegnamento, i docenti di materie non più previste e comunque diversamente denominate o raggruppate, sono assegnati dal Ministero della pubblica istruzione, su conforme parere del Consiglio nazionale della pubblica istruzione, a materia o gruppo di materie affini, conservando a tutti gli effetti lo stato giuridico ed economico in godimento. 2. Su proposta del Consiglio nazionale della pubblica istruzione, il Ministro della pubblica istruzione può disporre la frequenza obbligatoria di apposito corso di aggiornamento e di qualificazione”. Dalla lettura di tale articolo si evince che i docenti di materie non più previste e comunque diversamente denominate sono assegnati dal Ministero a materia o gruppo di materie affini e non che, avendo cambiato solo la denominazione della disciplina, i docenti di Tarattamento testi vengono licenziati e i posti da loro finora legittimamente occupati vengono assegnati ai docenti della classe di concorso A042. Gerardo
DATA 29/08/2010 12:45:50 - AUTORE tiziana60
Nella prefazione agli atti del convegno nazionale "MODELLI E TECNOLOGIE PER LA NUOVA DIDATTICA DELLA MATEMATICA" tenuto a Salerno nell'aprile del 2007,il Dirigente del liceo scientifico statale "G. da Procida" ha esordito con la seguente riflessione:" se un chirurgo di cento anni fa si risvegliasse per magia e entrasse in una sala operatoria, a primo acchito non riconoscerebbe gli attrezzi e dovrebbe imparare ad usarli; se invece, un insegnante di scuola superiore di cento anni fa, entrasse in un'aula potrebbe immediatamente iniziare a fare lezione". Gli strumenti sono ancora gli stessi, lavagna di ardesia e gesso. Ma gli allievi sono cambiati, sono "digitali" e se vogliamo comunicare con loro, dobbiamo trasferirci nel "nuovo " ambiente. Se le scuole hanno in dotazione solo qualche lavagna, la classe si sposterà in laboratorio, per condividere questa risorsa. Ma ciò, implica che il docente sappia usare la Lim. Io sto studiando, perchè voglio che i miei alunni studino e studino con piacere.
DATA 05/09/2010 17:15:23 - AUTORE Edoardo Duilio
Salve a tutti, ho finito di frequentare il corso di 300 ore sulla LIM Interwrite. L'esperienza è stata decisamente produttiva tanto che ho deciso di tentare il conseguimento della LIM Certificate. Le nozioni apprese saranno utilizzate per un corso di didattica con la LIM di cui sarò il docente e che partirà giorno 21 Settembre. A presto.
DATA 05/09/2010 17:30:24 - AUTORE duilio72
Un saluto a tutti, ho terminato con molta soddisfazione il corso Advanced sulla LIM Interwrite e ne sono molto soddisfatto. Le nozioni apprese saranno utilizzate per conseguire la relativa certificazione sempre presso la ASSODOLAB e come base per i contenuti di un corso sulla didattica con la LIM di cui sarò docente e che incomincerà in data 21 settembre. Le LIM rappresentano uno strumento didattico estremamente versatile il cui utilizzo dovrebbe essere familiare ai docenti di ogni ordine e grado. Sono docente in corsi PON da 12 anni e molti di questi corsi sono indirizzati ai docenti. Purtroppo ho rilevato una situazione poco felice. Molti docenti, anche con alle spalle diversi corsi di formazione, hanno una conoscenza molto limitata del computer. Molti di loro hanno difficoltà anche nella semplice creazione di una cartella o nel salvataggio di un file. Fin tanto che non si diffonderà una seria formazione di base la diffusione delle LIM rimarrà soltanto potenziale. Spero che la situazione cambi al più presto. Saluti Edoardo Duilio
DATA 07/09/2010 19:27:47 - AUTORE alemario
Sono precario da 16 anni, insegno e sono abilitato nelle classi di concorso A075, A076, C520. Penso che da un lato il Ministro affermi di potenziare le discipline laboratoriali e gli istituti tecnici e professionali (vedi comunicato stampa del 2 settembre). Concordo con quanto propone Assodolab, mi confrontavo proprio ieri durante il dipartimento disciplinare con il collega di informatica (A042), affermava di non saperne molto di corrispondenza commerciale o corretta impaginazione di un qualsiasi testo, per non parlare di riparti, fatture ecc. Addirittura nell'Istituto Tecnico dove insegno per la A075 essendoci un corso per geometri la materia "informatica", che compare solo il primo anno è stata attribuita alla A042 (da quadro Ministeriale erano indicate oltre alla A042 la A034 e la C031). Penso che anche in questo caso gli abilitati nella A075 e A076 abbiano le competenze per insegnare in questo tipo di corsi. In altri Istituti della provincia di Ferrara nelle classi prime, la A075 è stata completamente tolta, salvaguardando comunque il posto dei colleghi di ruolo! Nell'istituto professionale dove insegno per la C520,nelle classi prime per non fare un "torto" a nessuno è stata attribuita un'ora alla A076 e un'ora alla A042. Mi sembra che il caos regni sovrano e non vi sia una linea d'azione comune! In fin dei conti è molto semplice, come ribadito più volte dal Prof. Del Buono non si parla più di dattilografia e stenografia o di Lab. tratt. testi, applicazioni gestionali calcolo e contabilità elettronica ma bensì di Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione e sarebbe auspicabile "l'istituzione" di una nuova classe di concorso dove far confluire i docenti della A075 e A076, a tal proposito mi preme ricordare che il CNPI con protocollo MIURAOODGOS n. 6055 del 26 agosto 2010 ritiene che la razionalizzazione e l’accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento richieda ulteriori provvedimenti di natura legislativa, afferma il proprio “diritto – dovere” ad un pieno coinvolgimento già in fase istruttoria, in modo da formulare i prescritti pareri con il conforto di una ampia e puntuale documentazione. Buon Lavoro Alessandro M.
DATA 10/09/2010 15:55:14 - AUTORE Gaetana
Sono una docente di ruolo in servizio su posto di sostegno dell'area tecnica ed artistica; da anni mi interesso di didattica supportata dalle nuove tecnologie. Insegnando in un istituto profesionale, sono en consapevole di quanto è difficile interessare gli allievi alle lezioni. Perciò considero la lavagna interattiva uno strumento utile per raggiungere questo obiettivo. Ho già utilizzato la interwrite blackboard nell'ambito di un progetto extracurricolare (del quale ero tutor)che si proponeva di avvicinare i corsisti alle tematiche della legalità senza annoiare. I risultati sono visibili a questo link: http://blog.edidablog.it/edidablog/legalmente/ Saluti Gaetana CPPGT67
DATA 10/09/2010 18:57:10 - AUTORE Edoardo Duilio
Salve, ritengo ingiusta la sentenza del TAR del Lazio. I docenti delle classi di concorso A075-A076 dovrebbero poter accedere all’insegnameto dell’Informatica o comunque essa venga chiamata dal Ministero. L’insegnamento di “Trattamento Testi” non può avvenire senza che vengano impartite nozioni elementari di Informatica. Non è possibile creare un documento con un elaboratore di testi senza sapere come archiviarlo. I file si archiviano all’interno delle memorie di massa e vengono visualizzati in varie forme tramite le periferiche. Queste nozioni di Informatica, che nulla hanno a che vedere con il trattamento testi vero e proprio, i docenti di trattamento testi le hanno sempre impartite. Non vedo quindi per quale motivo, soltanto perché la materia ha cambiato nome, questi docenti non siano più ritenuti idonei. Questo è il mio pensiero e il forum mi ha dato l’occasione di esternarlo. Un saluto a tutti Edoardo Duilio
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DATA 14/07/2010 17:54:15 - AUTORE Silvia G478Y
L’introduzione delle tecnologie nelle scuole è un processo lento, ma ormai irreversibile. Ha richiesto molto impegno e risorse soprattutto per formare gli insegnanti più conservatori e resistenti al cambiamento. Credo che se la scuola vuole stare al passo con i rapidi cambiamenti socio-culturali che ci circondano non può più fare a meno di misurarsi con la tecnologia e lo sviluppo della competenza digitale: si pensi che oggi gli allievi vengono definiti “nativi digitali” proprio per sottolinearne la naturale propensione all’uso delle tecnologie. L’introduzione delle ICT nelle scuole troppo spesso però si è tradotta, almeno nel mio contesto scolastico, in un tecnicismo freddo e distaccato dalle altre discipline che poco è andato a ridefinire il setting didattico o ad attivare forme di apprendimento collaborativo, cooperativo e quindi significativo. Ritengo che la scuola debba interrogarsi e riorientarsi per guidare i propri allievi non all’uso delle tecnologie ( che già praticano spontaneamente anche se in modo riduttivo e selettivo solo per alcuni scopi rispondenti ai loro bisogni comunicativi) ma a sviluppare una vera e propria competenza digitale allargando il proprio orizzonte, mirando allo sviluppo di forma mentis e di particolari attitudini cognitive e culturali in stretta relazione con le altre competenze, valorizzando così la riflessione critica e la metacognizione. Le nuove tecnologie possono favorire anche l’inclusione di alunni con bisogni educativi speciali se utilizzate secondo strategie metodologiche che privilegiano la collaborazione e la cooperazione ( la classe va vista come comunità di pratica e di dialogo). L’utilizzo pure della LIM, se adeguatamente progettato e se integrato in un approccio didattico per gruppi cooperativi, può rappresentare, a mio avviso, un ulteriore spazio di comunicazione: con la possibilità di condividere con gli altri il proprio lavoro, si valorizzano le differenze e le diverse intelligenze, aumentando notevolmente le competenze comunicative e la motivazione allo studio. Silvia G478Y