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03 - RIVISTA DEGLI STENOGRAFI – n. 45 – Firenze, aprile-giugno 1999 – Pag. 11 –

 

«Bussate e vi sarà aperto, non sempre è così»

 

Sul numero scorso abbiamo integralmente pubblicato, per l’iniziativa del prof. Agostino Del Buono, la «richiesta di discussione in sede parlamentare» della proposta di Legge, presentata il 30/1/97 dall’onorevole Vincenzo Sica. Ora, lo stesso prof. Del Buono ci ha inviato il testo con il quale si sollecita l’interessamento del Ministro Berlinguer.
Pubblichiamo anche questo quasi integralmente, a dimostrazione della singolare indifferenza del Ministro della Pubblica Istruzione, nonostante che a bussare siano 2.389 insegnanti firmatari. Ha dunque ragione il prof. Martino Iuvara, come espone nella disamina pubblicata a pag. 13?



Onorevole Ministro Berlinguer,

In data 4/12/1998 Le ho inviato, tramite il sottosegretario Masini, la "Richiesta di discussione in sede Parlamentare, della proposta di Legge n. 3126 presentata alla Camera dei Deputati dall’On.le VINCENZO SICA e il Disegno di Legge n. 2822 presentato al Senato dal Sen. GIOVANNI POLIDORO”, firmata da 38 insegnanti.
Mi dispiace costatare che fino ad oggi non ho ricevuto alcuna risposta.
Sono convinto dell'oberosità di lavoro, in questo particolare periodo, da parte di codesto Ministero e non certamente alla mancanza di volontà da parte Sua o della Sua segreteria.
Fino ad oggi, i 38 insegnanti che hanno firmato la relazione sono diventati 2.389 ed ogni giorno che passa si moltiplicano sempre più.
So benissimo, che la situazione economica del nostro Paese Italia non permette una ulteriore spesa a favore di questi insegnanti ma sono convinto che se c'è "una buona volontà politica e sindacale" si riesce a ricoprire una qualsiasi somma.
In fondo, Onorevole Ministro Berlinguer, abbiamo aspettato fin troppo ed il nostro avvenire lo vediamo sempre più compromesso e senza futuro.
Abbiamo aspettato oltre vent’anni per il passaggio al VII livello ma nessun Governo ha voluto affrontare la situazione.
Numerose sono state anche le telefonate che ho ricevuto in questo periodo:

  • insegnanti che appartengono al VI livello che lavorano nello stesso Istituto con colleghi della medesima disciplina e classe di concorso, ma che fanno parte del VII livello grazie alle decisioni del Consiglio di Stato del 7 luglio 1982 n. 331, sezione VI, e alla decisione dello stesso Consiglio di Stato n. 323 del 27 maggio 1991;
  • insegnanti che ad un passo dall'inclusione al VII livello si sono visti negare il riconoscimento a questo livello retributivo grazie ad una "Adunanza Plenaria" del Consiglio di Stato nel marzo del 1995, che ha interpretato in modo diverso dal Consiglio di Stato, sezione VI, le norme legislative;
  • insegnanti che non credono più alla “Giustizia Italiana” e sono profondamente delusi proprio per l’interpretazione soggettiva delle norme di Legge;
  • insegnanti che si lamentano delle Associazioni sindacali perché da oltre vent’anni non si sono mai interessate seriamente dei docenti di "Dattilografia, Stenografia, Trattamento Testi" né tantomeno degli insegnanti Tecnico-Pratici;
  • insegnanti che nonostante l'aggiornamento continuo a proprie spese con l’acquisto di un personal computer, stampante, video, software e quant’altro necessita “un piccolo ufficio automatizzato” per essere in linea con “l’evoluzione della didattica e dei processi informatizzati”, nonché per acquisire “specifiche professionalità”, appartengono da qualche anno a questa parte alla Dotazione Organica Provinciale;
  • insegnanti che sebbene abbiano frequentato uno o più corsi di formazione sul tema “Il trattamento dei testi e dei dati” inserito nel programma delle iniziative di riqualificazione dei docenti di: Dattilografia, Calcolo a macchina e contabilità a macchina (A022); Stenografia (A089) e Stenodattilografia (A117), in servizio negli Istituti Tecnici e Professionali, istituito con D.D.G. del 31/12/1993 e svoltosi su tutto il territorio italiano, attuato con la metodologia della “formazione a distanza” nei quali si prevedevano momenti di formazione, di sostegno, di studio individuale e di verifica finale, si sono visti negati l’accesso alla nuova disciplina “Tecnologia dell’informazione e della comunicazione”;
  • insegnanti che nonostante l’aggiornamento curato e mirato da codesto Ministero della Pubblica Istruzione con un “Corso di riconversione professionale non abilitante per la classe di concorso A075 – D.M. n. 457 del 2/8/1996” istituito con nota Prot. N. 1553 del 9/9/1997 della Direzione Generale Istruzione Tecnica – Divisione II – svoltosi a Bari presso l’I.T.C.S. “V.V. Lenoci” il 30-31 ottobre 1997 e 20 novembre 1997, così come sull’intero territorio nazionale, si sono visti negare l’insegnamento della disciplina “Linguaggi non verbali e multimediali” nei Licei Classici, Scientifici e Magistrali. Tale insegnamento è stato conferito un po’ a tutti gli insegnanti che ne facevano richiesta, a volte a discrezione di alcuni Provveditorati o Presidi, ma non a quelli che appartengono alla classe di concorso A075 che attualmente sono confluiti nella Dotazione Organica Provinciale;
  • insegnanti che non si sono visti riconoscere la loro “professionalità di docente” secondo quanto indicato nel C.C.N.L. del 4 agosto 1995, art. 27, punto 4, lettera C, in quanto la declaratoria di questi parametri doveva essere definita in un accordo tra le parti entro il 30 novembre 1995, ma non si è mai verificato grazie ad una “scarsa volontà” ed a un “totale disinteresse” del Ministero della Pubblica Istruzione, dell’ARAN e dei Sindacati tutti;
  • insegnanti che emigrano dalla classe di concorso A075 e dalle discipline di laboratorio verso “corsi intensivi di specializzazione per le attività di sostegno alle classi in presenza di alunni in situazioni di Handicap”, pur di avere una “cattedra” e quindi un posto “assicurato”, improvvisandosi “esperti conoscitori del problema handicap”;
  • insegnanti che si lamentano della insensibilità di questo Governo ad affrontare la questione dei docenti di “Dattilografia, Stenografia e Trattamento testi” nonché degli insegnanti Tecnico-Pratici, nonostante la presentazione da circa due anni, in sede Parlamentare della Proposta di Legge n. 3126 presentata dall'Onorevole Sica Vincenzo e il Disegno di Legge n. 2822 presentato dal Sen. Polidoro Giovanni;
  • insegnanti che si rammaricano dell’indifferenza politica per taluni insegnamenti di laboratorio compreso quelli delle classi di concorso A075 e A076 che appartengono all'Istruzione Tecnica e Professionale a tutto vantaggio per altri ordini di scuola: Istruzione Classica, Scientifica, Magistrale ecc…
  • insegnanti che ricriminano l’ulteriore penalizzazione a cui è riservato il personale D.O.P. nell’O.M. n. 15 del 22 gennaio 1999 relativa ai “Trasferimenti del personale della scuola” Art. 51, lettera C), punto 17 in cui è espressamente indicato che “… non saranno differenziati i docenti che sono entrati a far parte delle Dotazioni Organiche Provinciali con decorrenza dal primo settembre da quelli entrati a far parte del predetto organico negli anni scolastici antecedenti; essi saranno infatti graduati unicamente sulla base dei punteggi …”. In questo caso è fortemente trascurato il docente che appartiene alla D.O.P. con un punteggio basso che risiede da tempo in una provincia qualsiasi rispetto ad un insegnante con un punteggio più alto che viene trasferito da altra provincia;
  • insegnanti precari che nonostante l’abilitazione conseguita nelle classi di concorso A022, A075 ed A089 e l’inserimento nel “Doppio Canale” si sono visti escludere dai “corsi di riqualificazione” effettuati da codesto M.P.I. ed avranno sempre più difficoltà ad inserirsi nel mondo della scuola;
  • insegnanti precari ai quali, nonostante il lavoro “attivo” e “costruttivo” in qualità di “supplente annuale” o “supplente temporaneo”, al servizio della comunità scolastica in quest’ultimo decennio, viene negata la possibilità di partecipare ai concorsi anche ai soli fini abilitativi;
  • insegnanti che si lamentano dell’incremento retributivo irrisorio previsto dal nuovo contratto della Scuola, rispetto a quanto chiesto ai docenti ed alla maggiorazione dell’impegno derivante dalla “futura autonomia”;
  • insegnanti che non condividono che il problema della “valorizzazione del merito e delle capacità di ogni singolo docente” e quello del “miglioramento della qualità della scuola” siano problemi reali;
  • insegnanti che ritengono che la soluzione prospettata dal nuovo contratto della Scuola, con l’incentivazione di un numero “assai ristretto” di insegnanti scelti attraverso un esame, sia “demagogica” e “rischiosa” per il futuro della Scuola stessa, nel suo insieme;
  • insegnanti che sono convinti che tale situazione creerà soltanto una “ulteriore spaccatura tra i docenti”, con la conseguente “demotivazione” da parte di chi non dovesse vincere il concorso o non potrebbe partecipare per mancanza dei requisiti che pur tuttavia, continuerebbe a fare le stesse cose dei vincitori del concorso stesso.

Onorevole Ministro, non Le chiedo di disquisire su tutti i punti sopra citati, ma almeno mi auguro di ricevere una risposta su quelli che ritiene più salienti.
Le invio altresì i nominativi dei primi 2.389 insegnanti che hanno preso parte a questa iniziativa nella speranza che Lei possa intervenire presso la VII Commissione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica affinché vengano sollecitamente approvate le proposte n. 3126 e n. 2822.
Mi riservo comunque di inviarLe altri plichi non appena mi perverranno le successive adesioni da tutta Italia.
Le comunico inoltre, che le schede di adesione, compilate, datate e firmate dagli interessati sono a Sua completa disposizione per un eventuale controllo e verifica.
Nel ringraziarLa dell’attenzione e in attesa di ricevere una Sua risposta in merito porgo doveroso rispetto ed osservanza.

Prof. Agostino Del Buono
 

 

 

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