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Cedolini del personale scolastico «poco chiari»

 

Sede Nazionale Assodolab, 25.01.2006

 

 

A tutt’oggi non sono stati pagati gli importi «una tantum» di €uro 81 per i docenti e di €uro 196 per i collaboratori ed assistenti.

 


Dopo mesi di lotte, scioperi ripetuti per l’aumento di stipendio, petizioni firmate da centinaia di docenti, associazioni professionali ed altri ancora, hanno finalmente messo in condizione l’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) e i rappresentanti delle Confederazioni e Organizzazioni sindacali della Scuola di firmare il contratto.
Così in data 7 dicembre 2005, viene apposto la firma al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il secondo biennio economico 2004-2005 del personale del comparto scuola.
Nonostante le autografi delle maggiori organizzazioni sindacali di categoria CGIL SCUOLA, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, CONFSAL SNALS e GILDA UNAMS, i docenti, ad un mese di distanza, sostengono che si poteva pretendere «il dovuto» a questo Governo di centro-destra, in misura maggiore a quello richiesto considerato che altri docenti della nostra bella Europa hanno uno stipendio in Euro sensibilmente maggiore del nostro.
Comunque sia, ne è passato di tempo nel sottoscrivere il Contratto Nazionale scuola relativo al secondo biennio economico, in considerazione del tempo trascorso dalla sigla dell’ipotesi di accordo alla data del 7 dicembre.
Così, sia il personale docente che il personale Ata, era fiducioso almeno, che, quelle poche lire svalutate e trasformate in Euro, potessero arrivare con lo stipendio del mese di gennaio del nuovo anno.
Ma, tra sigle di «Kappa», codici segreti, inquadramento, qualifica, livello e fascia di appartenenza sui «cedolini» del personale scolastico manca quella riferita all’«una tantum».
Soldi volatilizzati? O è una semplice incongruenza tra l’elaborazione dei dati dei docenti e quelli elaborati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento Provinciale dei Servizi Vari del Tesoro? O manca realmente qualche voce sul «cedolino»?
Non è che gli insegnanti hanno bisogno di un corso intensivo sulle «retribuzioni stipendiali»?
Dubbi, perplessità, spingono gli attori principali a chiedere chiarimenti alle loro associazioni sindacali o professionali.
Bene, una cosa è certa!
Sulla distinta delle competenze mensili del mese di gennaio manca la dicitura «una tantum» pari a 81 €uro per i docenti e 196 €uro per i collaboratori ed assistenti inclusi nella firma dell’accordo. I motivi della mancata liquidazione non si sa a cosa sia dovuto.
Gli arretrati cumulativi riportati nel «cedolino» sono importi che corrispondono all’imponibile fiscale, ossia, lordo decurtate di ritenute assistenziali e previdenziali. In questo caso occorre rielaborare i dati degli «importi lordi» rielaborati precedentemente dai sindacati con un appropriato foglio di calcolo.
Insomma, sembra che i «cedolini» degli insegnanti non siano così chiari come si chiede alla loro professionalità di docente… Comunque sia, c’è sempre il tempo per rimediare e sicuramente il docente riceverà anche un «bonus di interessi».


Agostino Del Buono




 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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