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DATA: domenica 19 maggio 2024

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Alternanza Scuola Lavoro: La certificazione delle competenze.

Il primo triennio dall’entrata in vigore della Legge 107/2015 è nella fase di arrivo. Gli studenti del terzo, quarto e quinto anno di ogni Istituto Tecnico e Professionale compreso i giovani studenti e studentesse del quarto e quinto anno dei Licei che hanno svolto l’Alternanza Scuola Lavoro presso le Aziende, Enti, Studi Professionali, Associazioni ecc… dovranno avere anche un “Attestato di certificazione delle competenze”. Il percorso di Alternanza Scuola Lavoro è stato abbastanza tortuoso in questi tre anni. Da una parte gli insegnanti e quindi l’Istituzione Scolastica a ricercare Aziende ospitanti, a presentare una o più schede di presentazione dei progetti di alternanza scuola lavoro; ad elaborare un patto formativo dello studente e di adesione ai percorsi di alternanza scuola lavoro; a strutturare una convenzione tra istituzione scolastica e soggetto ospitante; a realizzare una modulistica riferita alla valutazione dei rischi per l’attività di alternanza scuola lavoro; a formulare una scheda di valutazione dello studente a cura della struttura ospitante; ad elaborare una o più schede di valutazione del percorso di alternanza scuola lavoro da parte dello studente; a strutturare una griglia delle attività dell’impresa formativa simulata. Dall’altra, gli studenti che hanno visto ed operato nelle diverse realtà aziendali. Dall’altra ancora, l’impresa ospitante che ha accettato l’inserimento di questi giovani nella loro struttura. A tutte queste attività, dovrà aggiungersi un ultimo adempimento da parte della Scuola e degli insegnanti che hanno elaborato il progetto ed in qualche misura hanno contribuito al successo formativo e scolastico degli studenti: l’Attestato di certificazione delle competenze. In questo corso abbiamo strutturato ed abbinato un LIBRETTO FORMATIVO DELLO STUDENTE da utilizzare in qualsiasi Scuola. L’iscritto che partecipa a questo percorso formativo e di aggiornamento “on-line” o “in presenza” è tenuto a formulare due considerazioni personali (POST) ed a inserirli in questo FORUM ASSODOLAB dopo essersi registrato.

DATA: 12/04/2018 - Autore Prof. Agostino Del Buono - Post 9

COMMENTI - PAGINA 1

DATA 25/04/2018 23:59:32 - AUTORE Giu’

Il percorso di alternanza modifica il processo di apprendimento legato alle singole discipline in un modello che è il risultato multifattoriale di un processo che riconosce il valore degli apprendimenti acquisiti in modo formale, informale e non formale consentendo il riconoscimento in termine di competenze e di successo formativo dello studente. L’attenzione al processo consente di attribuire valore agli atteggiamenti e ai comportamenti dello studente, l’esperienza In contesti operativi, indipendentemente dagli apprendimenti si sviluppano competenze trasversali che sono legate ad aspetti caratteriali e motivazionali della persona. E’ opportuno identificare procedure di verifica e criteri di valutazione poiché la valutazione del percorso di alternanza è parte integrante della valutazione finale dello studente ed incide sul livello dei risultati di apprendimento conseguiti nell’arco del secondo biennio e dell’ultimo anno del corso di studi.

DATA 30/04/2018 23:45:50 - AUTORE Giu’

L'alternanza entra nel curricolo dello studente poichè ha incidenza su tutte le discipline e sui profili in uscita; viene messo in primo piano la centralità dello studente ossia vengono considerate le attitudini del discente. A questo punto è necessario valutare i livelli di apprendimenti stabilendo delle competenze. Si potrebbero suddividere le competenze in: - base (padronanza linguistica, conoscenze di lingua straniera, conoscenze di diritto e di economia, utilizzo delle conoscenze di informatica); - competenze trasversali (diagnostiche, relazionali, fronteggiamento delle problematiche); - competenze tecnico-professionali (conoscenze relative all'indirizzo di studi).

DATA 14/06/2018 10:17:19 - AUTORE antonella_f158r

Da diversi anni la certificazione sulle competenze è in mostra nelle sedi dove sono attive le strategie di formazione. La politica dell’educazione dell’Unione Europea ha sollecitato gli Stati membri ad assumere come criterio d’innovazione il concetto di competenza perché ritenuto capace di affrontare insieme gli aspetti sia operativi sia teorici e di connettersi così, con maggiore incisività, al mondo del lavoro e della produzione. Il quadro teorico è stato definito, ora si deve passare alla verifica delle ipotesi; naturalmente questo è possibile soltanto se si padroneggiano appropriati strumenti metodologici e didattici. Le competenze sono già nella normativa della scuola ma non sono ancora state verificate per capire se il cambiamento che hanno ipotizzato possa realmente concretizzarsi. Sulla base di «esperienze in situazione» condotte negli ultimi anni,si intende sostenere l’impegno didattico delle istituzioni scolastiche e degli insegnanti nella concreta progettazione delle attività di apprendimento. È proprio lì, nel vissuto delle aule, che le competenze aspettano di dimostrare il loro dinamismo formativo.

DATA 18/07/2018 16:39:33 - AUTORE Francesca_4L219Y

I percorsi di ASL vanno valutati applicando strategie che permettono l’accertamento della validità del processo e, soprattutto, del risultato. Le modalità e gli strumenti di valutazione da utilizzare possono essere vari ma in ogni caso dovrebbero essere adattati al percorso svolto, secondo una accurata programmazione. Gli studenti devono comprendere che la valutazione finale degli apprendimenti è parte integrante della loro valutazione confluendo nella certificazione finale. Tale valutazione deve essere focalizzata ad accertare non solo l’acquisizione di “nozioni”, ma soprattutto alla capacità dello studente di utilizzarle per risolvere problemi che possono essere anche complessi, e per questo i progetti dovrebbero essere strutturati per tenere conto, per quanto possibile, dell’individualità dello studente stesso. Si tratta quindi di una valutazione che presuppone la comprensione delle aspirazioni e le aspettative dello studente; tale valutazione dovrebbe quindi andare al di là di una misurazione del mero livello di acquisizione di nozioni, e spingersi ad essere una sintesi del più complessivo apprezzamento della crescita dello studente.

DATA 20/07/2018 10:23:26 - AUTORE Marusca745r

La disciplina dell’ASL introdotta dalla legge 107/2015 dà nuova e piena concretezza ai riferimenti, contenuti nei citati DD.PP.RR. del 2010, alla certificazione delle competenze. Un tale processo, se costruito in modo logico e organico, non solo consolida negli studenti l’incontro con il mondo del lavoro, ma diviene un’esperienza orientante, volta a favorire la conoscenza del sé e della società contemporanea, a sperimentare come risolvere problemi, a sviluppare pensiero critico, autonomia, responsabilità (imprenditività), etica del lavoro.

DATA 21/07/2018 11:38:43 - AUTORE Marusca745r

L’alternanza è un caso di apprendimento “nei contesti non formali”. Quindi da un lato si può fare riferimento alla recente normativa in materia, dall’altro occorre ricordare che si opera non avendo ancora a disposizione un formato ufficiale cui conformare i vari documenti di attestazione degli esiti di apprendimento, per questo è bene che la formazione in materia da parte del corpo insegnati diventi un’attività diffusa e trasversale. A livello europeo, i dispositivi ispirati all’EQF e tradottisi a vari livelli (ECVET, Europass e Youthpass) hanno tracciato una strada che ha trovato una prima traduzione in Italia del sistema nazionale di certificazione delle competenze acquisite nei contesti non formali (di cui al d.lgsl. 13 del 16/01/2013).

DATA 28/12/2020 12:40:39 - AUTORE VitaH700F

Dal mio punto di vista l’Alternanza scuola-lavoro è una delle innovazioni più significative della legge 107 del 2015 (La Buona Scuola) ed è una delle modalità didattiche più adeguate per la formazione a 360 gradi dell’allievo: l’esperienza pratica coadiuva il consolidamento delle conoscenze acquisite nel contesto scolastico mentre aiuta gli studenti e le studentesse a testare sul campo le proprie attitudini. Nel contempo arricchisce la formazione individuale ed orienta, in maniera sempre più affinata con il percorrerne le tappe, il percorso di studio e quello del futuro di lavoro. Si tratta di un importante ed opportuno cambiamento culturale che, rifacendosi alle buone prassi europee ed adeguandole alle specificità del contesto sociale, culturale e produttivo italiano è utile alle nuove generazioni del nostro Paese.

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